In preghiera per ottenere la benedizione divina, ora inizia l’esposizione dell’arte sacra dello yoga
Lo yoga è la soppressione dei movimenti della coscienza (mente)
Allora il veggente dimora nello splendore suo proprio
In altri momenti il veggente si identifica con le fluttuazioni della coscienza (mente)
(Commento agli Yoga Sutra di Patanjali, B.K.S. Iyengar, cap. I)
Lo yoga è la soppressione dei movimenti della mente.
Manas, la mente, è parte dell’essere umano, permette all’uomo di conoscere il mondo circostante e creare uno scambio con esso attraverso l’utilizzo dei sensi. I sensi di percezione portano all’interno dei dati, la mente li analizza, buddhi, che è l’intelligenza discriminante in contatto con atman, l’anima, crea una risposta, che la mente attraverso i sensi di azione rimanda nell’ambiente esterno.
AMBIENTE —> SENSI DI PERCEZIONE - MENTE —> BUDDHI —> MENTE - SENSI DI AZIONE —> AMBIENTE
Nel momento in cui però la mente si lascia sedurre dai sensi e dal mondo, viene assorbita da una realtà tutta sua non più in contatto con quella che è l’intelligenza discriminante, l’intelligenza che conosce ciò che è giusto e sbagliato, e si perde il contatto con la verità. Si effettuano scelte sbagliate perchè non dettate da una visione reale del presente, e il contatto non reale con il presente non permette alla vita di essere vissuta a pieno, in maniera sana, salutare, e sulla via del dharma.
Lo yoga, attraverso i suoi otto passi YAMA NIYAMA ASANA PRANAYAMA PRATYHARA DHARANA DHYANA SAMADHI, conduce il praticante a osservare la realtà del momento presente, riportando la mente all’attività per la quale esiste che è quella di misurare il mondo circostante, permettendo all’intelligenza di eseguire le scelte corrette per la propria vita, e all’anima di emergere.
La pratica che portiamo sul tappetino oggi giorno, è una pratica fatta di focalizzazione e di ascolto. Attraverso il corpo, che è la parte più grossolana dell’essere umano, si accede a strati sempre più sottili della propria persona, portando nella vita quotidiana qualità come l’attenzione, la calma, l’autoanalisi, e una sensazione di benessere estesa grazie alla pratica delle asana che, oltre a focalizzare la mente, porta energia e vigore al corpo.
Dinamico, fluido, energico.
Pratica che muove in un’esplorazione profonda del movimento, del respiro, dello spazio, delle sensazioni e del corpo.
Secondo la tradizione del maestro Sri K.Patthabi Jois, pratica di asana metodologica che segue una sequenza precisa di posture e ha nella sua costruzione punti cardine quali bandha (attivazioni di specifiche parti del corpo), drishti (direzione dello sguardo), respiro.
Pratica di esplorazione tecnica di asana e pranayama. Utilizzo di supporti per investigare in maniera confortevole il movimento.
Espansione e centratura.
Attraverso la forza di gravità e il peso del corpo si mira al rilascio, all’ascolto, all’espansione, allo scioglimento dei blocchi energetici e fisici.
Pratica di rilascio completo.
Con l’utilizzo di supporti il corpo viene accompagnato in un dolce abbandono benevolo per il sistema nervoso.
Imparare a stare, respirare, osservare, per portare nella pratica e nella vita qualità quali la presenza, la calma, l’attenzione, il non attaccamento.
Elenco dei corsi settimanali.
Le classi di gruppo hanno luogo presso il centro AMALTEA, Via Parma 71 bis, Torino.
Possibilità di prenotare lezioni private o per piccoli gruppi.
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© 2022 Monica Rucci